Convegni ed eventi presso Palazzo de Falco ad Ogliastro Cilento (Salerno) Notizie sull'associazione Olim Semper Onlus
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20 Maggio 1999 ore 18
Palazzo de Falco
FISCIANO
Relatori: Interventi:
Nicola de Falco
Presidente Olim Semper
Giovanni Sessa
Sindaco di Fisciano
Mariagrazia Sessa
Sociologa
Francesco de Gironimo
Pres. Cons. Prov. Salerno
Giuseppe Imbucci
Ordinario di Storia Univ. Salerno
Alfonso Andria
Presidente Prov. di Salerno
Emiddio Gallo
Assessore Cultura Regione Campania
Presiede:
Maria de Falco
Assessore Cultura Comune di Fisciano


Maria de Falco
Poche parole prima di iniziare per chiarire quali sono stati i motivi per i quali l'Amministrazione comunale ha inteso avviare questo Convegno.
Abbiamo voluto proporre un incontro, insieme all'Associazione Olim Semper, per rilanciare la cultura del territorio partendo da una seria ed attenta rivisitazione della storia locale.
E' stato possibile iniziare tale percorso grazie al lavoro di tesi svolto dalla dottoressa Maria Grazia Sessa che lo ha realizzato con particolare cura, essendo nata e vissuta in questo contesto.
Prezioso per questo studio è stato il ricco archivio curato e conservato da Nicola de Falco, che nel tempo ha recuperato documenti riguardanti la famiglia de Falco ed il territorio sul quale si sono articolate le sue vicende, solo ed esclusivamente per un personale amore nel recupero della memoria del passato.
Da tutto ciò però è nata nell’Amministrazione Comunale la volontà di rivalutare il territorio e l'esigenza di stabilire con autorevoli studiosi, quali il prof. Giuseppe Imbucci docente dell'Università di Salerno, una fattiva collaborazione che auspichiamo possa efficacemente proseguire.
Prima di passare la parola al Sindaco di Fisciano Giovanni Sessa, desidero ringraziare per la loro partecipazione gli amministratori comunali di Calvanico, Mercato Sanseverino, Baronissi, Ogliastro Cilento.


Giovanni Sessa
... Per noi parlare del passato, parlare della storia pure in questo Palazzo al quale tutti noi di Fisciano siamo molto legati è un motivo di grande interesse è un momento molto significativo. Dico solo che oggi noi sappiamo cosa facciamo, cosa vogliamo fare, sappiamo cosa vorremmo fare domani, abbiamo degli obiettivi, delle mete, abbiamo delle esigenze; però la cosa più difficile è conoscere la nostra provenienza sapere quale è stato il nostro passato, quali sono state le nostre radici. I processi sociali, storici, politici, così lenti, a volta così estranei e indecifrabili, dopo decenni, dopo centinaia di anni, portano la società a vivere in un certo modo ad avere certe abitudini. Il lavoro di ricerca molto importante che è stato fatto tende a congiungere il passato con il presente, a partire da una famiglia che ha fatto la storia della nostra comunità per cercare di comprendere in che contesto storico si sono mossi i nostri antenati, e per cercare di comprendere bene il nostro passato: noi siamo impegnati a continuare su questa strada.


Nicola de Falco
... Auspico l'integrazione dei linguaggi, evitando che le nuove tecnologie annullino il metodo tradizionale di ricerca.
A partire da questa realtà io credo che, non intervenendo opportunamente, tra 20 anni sarà impossibile trovare un'altra signorina Sessa che legga antichi documenti. Bisogna dire che già oggi la signorina Sessa, che va spulciando polverosi libri in luoghi privati, è una rara testimonianza. Forse tra 20 anni nessuno saprà fare più le moltiplicazioni - sia pace al povero Pitagora - perchè il bambino è oggi abituato, non solo alla calcolatrice, ormai superata, ma al computer; che rapporto vi potrà essere allora tra questi strumenti e le carte del 1500 se non li rendiamo oggi compatibili? La rivoluzione tecnologica, che rappresenta un enorme progresso per l'Umanità, dovrà essere governata dall'uomo e non viceversa. Il progresso è un'ottima cosa, ma ...lasciateci sognare ancora con qualche vecchia carta appesa al muro.


Mariagrazia Sessa
... Visto l'importanza storica del materiale e superata la riservatezza e la reticenza di Nicola de Falco a mostrare i documenti, lo abbiamo convinto ad aprire l'Archivio allo studio ed alla consultazione per colmare lacune, confutare inesattezze e notizie assai superficiali finora pubblicate sulla politica, l'economia ma soprattutto sulla struttura sociale del territorio di Fisciano e dei territori limitrofi. La quantità delle notizie contenute nei documenti dell'archivio è notevole, quelle che ho appreso facevano riferimento non solo alle caratteristiche poc'anzi accennate ma anche ad aspetti ecclesiastici e suffeudali di altri territori...


Francesco Di Geronimo
... Negli anni settanta avevamo pensato l'Università come una struttura che dovesse crescere e facesse crescere la società tutt'intorno; quindi io sono particolarmente felice di sentire che il prof. Imbucci dice, parlando anche a nome del Rettore, che l'Università s'impegnerà perchè questo patrimonio storico venga studiato, utilizzato, reso pubblico. Io stesso ne ho potuto apprezzare il valore, seppure ad uno sguardo frettoloso, e ringrazio Nicola de Falco per aver conservato gelosamente queste carte. Certamente ci vorranno anni prima che tutto venga catalogato e conosciuto, ma siamo sicuri visto l'impegno manifestato dal prof. Imbucci e dall'Associazione Olim Semper che ciò sarà fatto.


Alfonso Andria
... Devo dire che se avessi avuto dubbi - ma non ne avevo certamente - sulla qualità dell'iniziativa, quando entrando quest'oggi nelle sale di Palazzo de Falco ho incontrato il Direttore della Biblioteca provinciale dott.Gino Noia e Pasquale Natella, che per noi è un grande riferimento, e li ho visti incantati dinanzi a questi documenti, ho avuto ancora una volta testimonianza di quanto rilevante fosse l'iniziativa alla quale ci apprestavamo a partecipare…. Riannodare in qualche misura i fili della memoria e consentire anche alle giovani generazioni di avere un approccio corretto con la storia e con il passato mi sembra un intendimento assai nobile; specie quando poi si trova questa forma di collaborazione e di apertura da parte del privato e di sostegno da parte del pubblico: l'Amministrazione comunale, la Provincia, la Regione Campania…. La convergenza d'intenti tra pubblico e privato mi sembra offra elementi utili non solo per dare testimonianza e per ampliare la fruizione di un oatrimonio così ricco e particolare come quello dell'archivio de Falco, ma anche per affermare un principio assai valido: che nei luoghi della memoria possa nascere un riscatto sul piano dell'identità culturale, di cui voglia giustamente riappropriarci.


Giuseppe Imbucci
... L'Università sponsorizza l'iniziativa di questa Associazione. Il prof.Massimo Mazzetti, che è il Direttore del mio Dipartimento mi incarica di garantire la istituzionale collaborazione del Dipartimento di Scienze Storiche con l'Associazione Olim Semper, attraverso una serie di competenze tecnico - scientifiche: storici, antropologi, sociologi, psicologi sociali possono essere mobilitati per avere una relazione vitale e creativa con questo territorio. Io ringrazio veramente Nicola de Falco che mette a disposizione questo straordinario patrimonio. Qui si può fare storia sociale, storia economica, storia della mentalità, storia politica, storia della cultura: e dobbiamo farla. Che cosa saremmo senza storia? E' proprio dei barbari non conoscere il proprio passato. Io credo che abbiamo bisogno di conoscere il passato, ma non credo che sia solo questo il nostro compito nè credo che questa sia la sola intenzione dell'Associazione: noi vogliamo creare cultura intorno a questo centro ed a questa iniziativa in stretta collaborazione con questo territorio, che significa creare, per esempio, un museo delle arti, della civiltà contadina, allestire mostre che hanno a che fare con il passato, ma anche con il presente, come sull'artigianato del rame e del ferro, di antichi tessuti e di pitture, attività musicali; una serie di eventi culturali che mettano insomma in forte evidenza i valori e le potenzialità che sono presenti sul territorio e le competenze che sono nell'Università.


Emiddio Gallo
... Voglio anche dire che se oggi si apre l'archivio de Falco questo deve essere considerato, come uno dei momenti nei quali la presenza dell'Università probabilmente ha incentivato questa decisione. Ho ascoltato una parte dell'intervento del Sindaco il quale ricordava la necessità di capire il nostro passato, le nostre origini - non solo quelle dell'albero genealogico - ma della storia materiale che si è sviluppata nella Valle dell'Irno così come in tutte le altre realtà della Campania. Questa quindi è un'opera meritoria; intanto, con la formazione di questa associazione, noi avremo la promozione di tesi di laurea che partono dall'indagine storico-scientifica e già questo è un fatto di eccezionale portata. Si apre quindi il discorso sulla conservazione del passato in quanto cultura, in quanto storia, in quanto possibilità di capire modalità diverse di rapporti umani; a ciò si aggiunga il fatto, e questo è di gran lunga la cosa più importante, che questo archivio ha dato la possibilità ad una ricercatrice, una volta studentessa, di iniziare un lavoro che dovrà portare all'utilizzazione totale di questa documentazione. Bene, io come Assessore regionale alla Cultura non posso che essere felice, anzi felicissimo, che nelle mie zone si verifichino fatti ed eventi di questo tipo che noi dobbiamo utilizzare nella prospettiva di incrementare i legami tra il territorio, che non è un deserto, e l'Università, nella prospettiva di far nascere intorno a questo connubio momenti di cucitura, momenti di aggregazione. Non stimolando queste iniziative corriamo un altro rischio: mentre prima la cultura, la produzione artistica si concentrava in questi Palazzi, oggi, che non esistono forme di aggregazione o associazioni di questo tipo, consegnamo la cultura alle Capitali; tutte le iniziative di ordine culturale, tutti gli eventi vengono prodotti laddove c'è concentrazione urbana, laddove ci sono interessi molteplici che si condensano e che naturalmente vincono sugli interessi più deboli che sono rappresentati dalle periferie. E' un rischio che come uomini di cultura ed Amministratori dobbiamo scongiurare.
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