Notizie sull'associazione Olim Semper Onlus
 
 
 
 
 
 
Stemma della famiglia de Falco

E' indispensabile premettere che la documentazione dell'archivio ad oggi è quella sottratta alla distruzione ed ai saccheggi avvenuti nell'ultimo conflitto mondiale, in quanto il complesso dei Palazzi de Falco a Fisciano venne occupato, prima dalle truppe tedesche in ritirata, e poi dalle truppe anglo-americane che sopraggiungevano.
In origine il cognome risulta presente in diversi documenti del Codice Diplomatico Cavese dal sec. XI in avanti, nonchè in vari Stati del vecchio sistema feudale italiano, dal XII al XIV secolo, riferiti ad insediamenti originari in Spagna ed a Saluzzo nel 1202, trasferiti poi a Messina e quindi a Nicosia per giungere a Fisciano nel XV secolo; i primi documenti tuttora conservati nell'archivio di famiglia e riferiti alla residenza nel Principato Citra risalgono appunto al XV secolo.


Complesso Palazzi de Falco a Fisciano
(Foto: Pio Peruzzini)
Palazzo de Falco a Fisciano: scalone palazzo antico - particolare Palazzo de Falco a Fisciano: scalone palazzo antico - particolare
Scalone palazzo antico
(particolare)
Scalone palazzo antico
(particolare)
   
Altare dell'Oratorio privato Galleria d'inverno - ampliamento '800
Cappella
Altare dell'Oratorio privato
Galleria d'inverno
(ampliamento '800)
   
Palazzo de Falco a Fisciano: facciata sud - ampliamento '800 Palazzo de Falco a Fisciano: facciata nord - ristrutturazione '800
Facciata sud
(ampliamento '800)
Facciata nord
(ristrutturazione '800)
   
Scalone '800 Particolare soffitto salone
Scalone '800
 
Particolare soffitto salone
 
   
Particolare soffitto - una sala Vecchie scuderie
Particolare soffitto
(una sala)
Vecchie scuderie
 

Risulta infatti da documenti in pergamena, datati 1437, che alcuni possedimenti erano in "Loci Fisciani ubi dicitur Casa de Falco"; risulta ancora nella relazione del Cardinale Fregoso nel 1511 che nella Chiesa di Sant'Agnese a Sava vi era una Cappella della Famiglia de Falco dedicata a Maria Santissima fin dal 1424. Nel 1585 Orsino de Falco è presente in vari documenti acquisiti all'archivio.


Francesco Maria de Falco

Nel 1511 viene istituita, da Orsino de Falco, nella Chiesa parrocchiale di S. Pietro in Fisciano, la Cappella di S. Caterina d'Alessandria con jus patronato della famiglia.
Nel 1597 l'Arcivescovo Mauro Bolognino concede a Gian Nicola, Vespasiano, Orsino e Tiberio de Falco, figli di Cesare, figlio di Giuseppe, lo jus seppellendi nella stessa Cappella; la pietra tombale è conservata nei depositi della parrocchia.
Nel 1651, su legato di Pietro de Falco deceduto in Napoli il 17 febbraio 1628, la Cappella viene dotata di un quadro della Santa che, per danneggiamenti successivi, è andato distrutto. L'attuale dipinto, della scuola di Girolamo Cenatiempo, è stato ricollocato dalla famiglia nel 1735. L'arma del committente, asportata a suo tempo dal dipinto più antico, come rivelato dalla tela nel corso di recente restauro, fu collocata al centro in basso del nuovo dipinto.
Anche nei domini al di là del Faro (come era definita la Sicilia), e specificamente a Nicosia, con l'ultimo rappresentante della casata - Bernardo de Falco - si è estinto il ramo di quella zona.
Il ramo di Fisciano consolidò la propria presenza nel territorio del Principato Citra con attribuzioni di incarichi di rilievo nella vita civile e religiosa ai propri componenti.
Un Aniello Antonio, prelato, dal 1633 al 1636 sarà nel Collegio Filosofico Napoletano, poi nella Diocesi di Policastro Bussentino e, quale visitatore arcivescovile, nel 1659 nella Diocesi di Salerno e poi Vicario Generale a Cava.
Successivamente sarà Vescovo in Roma, dove morirà.
Carlo de Falco, Capitano di Prospero Tuttavilla, nella battaglia del 6 aprile 1648 per il possesso del Regno di Napoli, fece prigioniero Arrigo di Lorena, duca di Guisa, che unitamente ad altri dieci nobili francesi, viene portato a Capua.


Giuseppe de Falco

Un Gian Nicola de Falco, figlio di Giuseppe e nipote di Gian Nicola seniore, dal 11.2.1659 è giudice a Sanseverino, il 25.5.1662 viene nominato da Ranuccio Farnese giudice in varie città del Regno, tra cui Castellammare e Sessa Aurunca.


Pietro Felice de Falco

Pietro Felice de Falco nel 1725 è Protonotaro Apostolico, Cancelliere Concistoriale ed Assistente del Nunzio Apostolico presso il Regno di Napoli.



Un Gian Nicola de Falco, che già nella seconda metà del '700 era stato investito di responsabilità nello Stato di Sanseverino, nell'anno 1800, a seguito di una fitta corrispondenza epistolare con i Caracciolo, Principi di Avellino, accetta, e per un breve periodo, un diretto coinvolgimento nella gestione per risanare le finanze dello Stato, gravemente compromesse, come risulta da una lettera in Archivio firmata dalla Principessa di Avellino e dal Duca di Atripalda.
Il 2.8.1806 con Legge n. 130, verrà abolita la feudalità e nel 1810, dai disciolti Stati feudali vengono istituiti i Comuni; tra questi Fisciano per interessamento di Nicola de Falco, ultimo rappresentante della feudalità, ottenne un vasto territorio, da Pandola a Calvanico (con R.D. del 30 marzo 1829 Calvanico diviene comune autonomo), e fino al centro di Sanseverino, compresa la grande Piazza del Mercato e la Chiesa di Sant'Antonio, con le tombe dei Sanseverino.


Bernardino de Falco

Il primo Sindaco di Fisciano fu il figlio di Nicola, Bernardino, seguito da altri membri della famiglia.
Per vicende successive il Comune di Fisciano sarà ridotto nel territorio e, il 3.9.1870, si stipula la convenzione tra i comuni di Sanseverino e Fisciano per la rettifica dei confini.


Nicola de Falco

Si concludeva così, dopo un decennio, una complessa trattativa: nel 1861, infatti, la ferrovia Napoli-Sanseverino, in quell'anno inaugurata, veniva a trovarsi nel comune di Fisciano, le lunghe trattative per la stipula finale degli accordi furono condotte: per Fisciano da Nicola e Pietro de Falco (entrambi furono anche deputati provinciali) e da Francesco d'Anna; per Sanseverino da Francesco Marciani, Basilio Palermo e Giuseppe Greco.
La famiglia ha goduto nel tempo di beni suffeudali, concessi dai Sanseverino prima e dai Caracciolo poi in varie zone del Principato Citra ed Ultra.
L'attuale sede dell'Università di Salerno in comune di Fisciano è in gran parte collocata sui terreni che furono della famiglia.
Delle vicende della famiglia negli anni seguenti è opportuno ricordare la figura di Giuseppe de Falco, Deputato all'Assemblea Costituente della Repubblica e successivamente alla Camera dei Deputati.





Fin qui una sommaria cronologia del ramo di Fisciano più documentata per atti conservati dalla famiglia tuttora fiorente.
Il ramo di Nicosia, estinto da tempo, è ricordato per un imponente lascito in favore di un ospizio per anziani che ha sede nell'antico fabbricato di famiglia nella piazza principale della cittadina.
Il ramo di Bracigliano, invece, merita particolare attenzione non solo per la contiguità delle residenze ma anche per il prestigio che i rappresentanti colà residenti hanno acquisito nella loro attività pubblica, il cui ricordo viene mantenuto vivo per lodevoli iniziative degli Amministratori di quel comune.
Il maggior ricordo è legato al nome di Nicola de Falco, primo Sindaco di Bracigliano, e di Giovanni de Falco Giureconsulto, Senatore del Regno, Ministro di Grazia, Giustizia e Culto nei Governi Lamarmora 1865-1866 e Lanza 1871-1873.
A partire da questo quadro di riferimento si intende allargare la ricerca storica.



BIBLIOGRAFIA:

CALOSCI, Araldica, Firenze
CANDIDA-GONZAGA, Famiglie Nobili
SPRETI, Enciclopedia Nobiliare Italiana
CRISCI E CAMPAGNA, Salerno Sacra
ARCHIVIO de FALCO

 
Notizie storiche sulle origini della famiglia de Falco
Attività dell'associazione Olim Semper
Archivio Storico della famiglia de Falco certificato dalla Soprintendenza archivistica della Campania
Informazioni su Olim Semper Onlus
Homepage di Olim Semper